“Mettere in piazza” pensieri ed emozioni legate a un’area così delicata e intima, quale è quella della perinatalità, non è certo cosa da poco…eppure è proprio quanto sono state disposte a fare diverse persone (neo-genitori o aspiranti tali), che il 23 e 24 maggio hanno fatto visita al gazebo di Piazza San Silvestro partecipando alla seconda edizione del Festival della Psicologia.
Ma andiamo con ordine: 1) Perché il Festival? 2) Cos’è la psicologia perinatale?
L’Ordine ha deciso – e questo già a partire dallo scorso anno – di aprire un dialogo con la cittadinanza, incontrandola nel luogo principe degli scambi, la piazza, dunque decisamente “fuori” dagli schemi e dagli studi professionali. Il messaggio, che sembra arrivare forte e chiaro a chi si ferma incuriosito ai diversi stand e partecipa a qualche attività proposta, è che lo psicologo non è solo colui che si occupa del disagio manifesto della persona o della famiglia (area clinica), bensì anche di facilitazione di processi, promozione di benessere, sviluppo di competenze, con interventi che possono essere rivolti a diversi target di utenza, sistemi e contesti (anche e soprattutto al di fuori dell’area clinica).
Ed ecco il perché di uno spazio dedicato, in questo Festival, proprio alla psicologia perinatale che si occupa di tutti quei fenomeni e processi che avvengono intorno alla nascita, ossia in quella fase che inizia con l’idea di avere un figlio e termina nei primissimi anni di vita del bambino. Un periodo che, come si può immaginare, ha una durata, struttura e relativi vissuti assai variabili: pensiamo per esempio alle differenze tra una coppia che non riscontra particolari ostacoli nel concepimento del proprio piccolo e una che, invece, si trova a doversi inaspettatamente confrontare con l’infertilità e magari a intraprendere un percorso di fecondazione assistita, o di adozione. Intuiamo che ci sono in realtà diverse persone (familiari, operatori specializzati etc.) ad essere coinvolte in questo processo, oltre ovviamente ai genitori (o aspiranti tali) e ai figli. La psicologia perinatale si occupa di tutte loro, con interventi mirati soprattutto alla promozione e sviluppo di competenze e risorse.
In piazza abbiamo voluto intercettare soprattutto i genitori proponendo loro un’esperienza giocosa che fungesse da stimolo per riflettere poi su diversi aspetti legati alla perinatalità.
Chi ha deciso di partecipare a questa attività tematica si è così trovato a “maneggiare” immagini ed emozioni: dopo aver osservato con calma una serie numerosa e variegata di foto-stimolo (rappresentanti bambini in diversi contesti e situazioni emotive, genitori in attesa, animali con i propri cuccioli, etc.), ha scelto quelle percepite come più suggestive ed indicato per ciascuna di essa, di getto, tre parole (segnate su dei colorati post-it). A questo punto, dopo aver riguardato immagini e parole scelte, è stato il momento delle emozioni e dei pensieri ad esse associati. Inutile dire che si è aperto un mondo… un mondo fatto di commozione, ricordi, gioie e delusioni, condivisione di fatiche, aspettative, dubbi e perplessità, a cui lo psicologo ha potuto dare contenimento e feedback, in uno scambio assai ricco, emozionato ed emozionante. Infatti, nonostante la dimensione pubblica del contesto (ricordiamo che il tutto si svolgeva in piazza!), si respirava in quei momenti aria di “intimità”: questo sia per via della natura stessa della tematica, sia grazie alla capacità dello psicologo di creare e tutelare un piccolo spazio di riservatezza per questa attività esperienziale dal forte potere evocativo.
Non sono poi mancate occasioni per chiarire dubbi o fornire informazioni e indicazioni richieste. In alcuni casi è stata segnalata l’esistenza di una rete di Psicologi esperti in Psicologia Perinatale rintracciabile sul sito dell’Ordine, in altri si è utilizzato l’ebook “Intorno alla nascita” (creato sulla base delle domande e degli stimoli raccolti durante il Festival 2015) come valido supporto e riferimento, una risorsa che gli stessi partecipanti hanno ricevuto indicazione di poter gratuitamente scaricare. E chissà, si vocifera, che le suggestioni prodotte da questa edizione non diano la spinta alla realizzazione di un ulteriore materiale, al servizio della cittadinanza. In altre parole, per rimanere in tema di perinatalità, chissà che lo scambio attivato in piazza non sia fecondo per il concepimento di un secondogenito e-book!… Lo scopriremo! 😉
Laura Dominijanni