Compiti a casa: “stiamo fuori” per trovare strategie motivanti! - Festival Psicologia 2016
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Compiti a casa: “stiamo fuori” per trovare strategie motivanti!

Postato da Giuseppe Gioseffi on giugno 10, 2016
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Strano a dirsi, eppure in piazza è possibile incontrare dei professionisti, fermarsi a riflettere, per trovare un punto di vista alternativo, una strategia più efficace, per problemi più o meno delicati… Per esempio: come motivare un bambino che fatica nello svolgimento dei compiti a casa?!

Contestualizziamoci un attimo: siamo alla seconda edizione del Festival della Psicologia e l’Ordine del Lazio scende nuovamente in piazza per continuare lo stimolante dialogo, avviato lo scorso anno, con la cittadinanza. Ancora una volta, come recita il titolo dell’iniziativa, noi psicologi “stiamo fuori”, fuori dagli schemi e dagli studi, per incontrare la gente in uno spazio non convenzionale. E infatti sono pochi i passanti che ci identificano a primo colpo d’occhio: non ci si aspetta di vedere un professionista per strada, “in borghese”… (qualcuno ha comprensibilmente temuto che volessimo chiedergli il voto o vendergli qualcosa!), e invece…Eccoci pronti a far vacillare, con enorme piacere, lo stereotipo dello strizzacervelli chiuso nella propria stanza d’analisi! In questo Festival abbiamo deciso, infatti, di avviare un dialogo su contesti applicativi della psicologia in cui è ampio lo spazio riservato all’azione di prevenzione e promozione del benessere/qualità della vita, piuttosto che all’intervento diretto sulla patologia: le sei aree tematiche selezionate sono scuola, perinatalità, cronicità, sport, alimentazione e lavoro. Siamo scesi in piazza per conoscere e farci conoscere: accogliere dubbi, curiosità, bisogni, desideri e progettualità delle persone…offrendo in cambio supporto, informazioni e materiali, la possibilità di “mettersi in gioco” attraverso una serie di piccole sperimentazioni tematiche.

Per il contesto scuola, a fare da cornice allo scambio tra psicologi e passanti più o meno curiosi c’era uno spazioso gazebo, collocato nella centrale piazza San Silvestro di Roma. Qui abbiamo deciso di accogliere una delle “questioni” più spinose e frequentemente riportate dai genitori: la difficoltà a motivare i figli nello svolgimento dei compiti a casa! Come molti sanno sulla propria pelle, a volte questo rituale diventa occasione di conflitto e stress per tutta la famiglia, in un circolo vizioso che può trasformare la semplice quotidianità in un vero incubo. Forse per questo i visitatori, superata l’iniziale titubanza, hanno ben accolto la proposta di “gioco”: nonostante non ci trovassimo all’uscita di una scuola (bensì in una centrale piazza della città, piena di turisti e lavoratori…) non hanno faticato a pescare nella propria esperienza di genitore per rispondere alla consegna. Abbiamo chiesto loro: “Immaginando di trovarti di fronte a un bambino che fatica a fare i compiti, quale di queste quattro frasi sceglieresti per motivarlo al meglio?” Le opzioni erano:

  • “Adesso ti metti seduto e fai il tuo dovere!”
  • “Se fai i compiti in tempo, dopo ti faccio usare il mio IPad”
  • “Mi rendo conto che è proprio faticoso per te mettersi sui compiti oggi, penso che prevedere una pausa tra soli 15 minuti possa aiutarti. Proviamoci!”
  • “Capisco che tu non abbia voglia di fare i compiti, tuttavia so anche che ti dispiace prendere un brutto voto. Troviamo il modo di renderli meno faticosi…”

Lo spoglio dell’urna predisposta per la simbolica votazione ha dato chiaramente vincenti, a pari merito, le opzioni 3 e 4 (ci vorrebbe quindi una giornata di ballottaggio?!). Come a dire che, prendendosi uno spazio di riflessione, lontano dal richiamo all’azione impulsiva, quasi tutti i partecipanti-genitori sono riusciti, correttamente, a riconoscere maggiore efficacia a una strategia comunicativa che fa leva sul riconoscimento dei bisogni e della fatica del bambino (da accogliere e supportare adeguatamente), piuttosto che sulla coercizione o unicamente sul premio. In altre parole, bambini al centro! Su questo le persone hanno poi avuto modo di parlare e confrontarsi con gli psicologi presenti nello stand.

I partecipanti-insegnanti, invece, hanno assai apprezzato la possibilità di consultare e poi scaricare gratuitamente l’ebook “4 strategie per gestire efficacemente le classi difficili”: una guida preziosa, ricca di spunti e strumenti concreti, per la progettazione, organizzazione delle attività e motivazione al lavoro in classe.

Segnalerei anche i numerosi colleghi psicologi che sono venuti a fare visita al gazebo, magari perché interessati ad informarsi sulle attività dell’Ordine in merito al settore-scuola: l’ebook è parso anche a loro un ottimo materiale, fruibile e al contempo dettagliato e specifico.

Insomma, un po’ tutte le fette di utenza del settore scuola (genitori, insegnanti, colleghi) hanno partecipato a questo Festival con il proprio prezioso contributo e hanno lasciato un feedback positivo! L’unica riflessione “critica” che mi viene da fare, a supporto della progettazione per il prossimo anno, è: l’evento avrebbe potuto forse avere una risonanza maggiore se la piazza scelta fosse stata più popolare e magari posizionata nei pressi di una scuola?… Questa mia considerazione è in realtà, a ben vedere, un desiderio e un buon auspicio, che direi si colloca perfettamente all’interno del processo usato come slogan del Festival: “Desidera, Progetta, Realizza”.

Dunque, alla prossima edizione! 😉 

 

Laura Dominijanni